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7 Accessori Barbecue Essenziali – Attrezzatura Barbecue Vol.1

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Sei alle prime armi e non sai cosa serve per fare Barbecue?
Confuso da un mare di offerte e non sai scegliere i migliori accessori barbecue?
Oppure, sei semplicemente desideroso di fare un regalo gradito ad un appassionato? 

Niente paura, ci pensa Abruzzo BBQ con questa Guida ai 7 Accessori Barbecue Essenziali – Volume 1.

Sebbene non sia l’attrezzatura a fare il Pit Master, questo è tra gli argomenti più dibattuti e richiesti, soprattutto nei corsi di corsobarbecue.com.

Trattandosi di una cucina nata agli albori della civiltà -quindi essenziale- gli strumenti per iniziare a fare barbecue moderno, quelli che possiamo definire “Gli indispensabili”, sono relativamente pochi, noi ne abbiamo individuati Sette.

Ecco la lista delle categorie e all’interno dell’articolo trovate tutti i link per l’acquisto:

  1. Guanto per barbecue
  2. Pinza
  3. Termometro
  4. Ciminiera accendi carbonella
  5. Coltelli BBQ e tagliere
  6. Smoking box e legna per barbecue
  7. Pulizia: spazzola e spray

GUANTO PER BARBECUE

Guanti Barbecue

Datemi un guanto e vi solleverò il…Barbecue!

Con i guanti solleverete coperchi incandescenti, rimuoverete pietanze in teglie a temperature laviche, sistemerete la brace, sposterete interi smoker, muoverete delle griglie, ecc…

Il guanto barbecue è importantissimo, tra i più importanti Accessori barbecue, ne va delle vostre mani, perciò è fondamentale scegliere un modello adatto.

Nonostante l’importanza di cucinare in sicurezza, i Guanti barbecue sono spesso sottovalutati: essendo oggetti d’uso comune in cucina, siamo, infatti, indotti a pensare pensare che non sia necessario nulla di realmente specifico per fare barbecue. Come tutti noi, anche Tu, adesso, starai pensando di usare il classico guanto da forno che hai in casa, vero?!
Costa poco, l’hai sempre usato e soprattutto penserai “a cosa mi serve qualcosa di professionale, non sono mica uno Chef, e poi il barbecue non lo uso così tanto”.

Niente paura, usa pure il guanto da forno, ma sappi che il suo destino è segnato, si squaglierà in men che non si dica, e soprattutto potrebbe causare danni seri, per questo motivo ne sconsigliamo fin da subito l’adozione, soprattutto se non sei uno Chef e non usi così tanto il barbecue!!

Il secondo step, solitamente, è il guanto da saldatura. Quel guanto, in effetti, ha una resistenza maggiore rispetto al guanto da forno, non si squaglierà, ma ha il difetto di arroventarsi e trasmettere il calore tutto insieme, improvvisamente. Anche questo modello è estremamente sconsigliato.

Volendo giungere direttamente a conclusione, risparmiando soldi e delusioni, si può optare per un vero guanto barbecue. La buona notizia è che ormai il prezzo di un guanto barbecue è veramente basso!

Ecco qualche riferimento, i modelli sono più o meno tutti equivalenti:

PINZA

Pinza per Barbecue

La pinza per barbecue è tra gli l’accessori barbecue iconici del grigliatore, diventerà il prolungamento della vostra mano, l’anello di congiunzione tra voi, il cibo, e le fiamme dell’inferno.

La pinza barbecue permette di girare alimenti pesanti come le bistecche con osso, un intero capocollo di maiale, oppure di maneggiare pietanze leggere come le fettine di bacon, ci si possono spostare tizzoni ardenti e anche pettinare i capelli…no questo magari no, però ci si fa praticamente di tutto. 

Se avete già un paio di pinze per pasta, con i terminali in silicone resistenti al calore per iniziare possono andare bene. Quelle interamente in acciaio sono più adatte a carichi pesanti come una bistecca e non temono temperature elevate.

Non sono adatte quelle sottili e appuntite, non hanno abbastanza superficie di presa, e non sono adatte neanche quelle per insalata a forchetta perché hanno solitamente la presa laterale, oppure sono acuminate e la dentatura può rovinare le nostre pietanze.

Lunga o corta?
La pinza lunga e robusta è maggiormente utilizzata per alimenti pesanti o per muovere i tizzoni. Quella media per tutto il resto, le pinze particolarmente corte non sono molto usate perché portano le mani troppo vicine alla zona calda del barbecue.

Dovendo sceglierne una sola, meglio una pinza media, perché permette di non bruciarsi rapidamente davanti al barbecue rovente e di fare un po’ di tutto. 

Ecco le nostre referenze:

  1. Per spendere poco
  2. Per alzare l’asticella, weber Precision
  3. Visto il costo delle Weber, potete optare direttamente per il kit weber con paletta che è sempre utile, ad esempio per gli Hamburger.

TERMOMETRO PER BARBECUE

Termometro Barbecue

Un termometro per carne assicura buoni risultati anche ad un novizio, basta un po’ di accortezza a non bruciare la parte esterna, e cuocere una bistecca da oltre 1 kg sarà un gioco da ragazzi.

Esistono differenti metodi di misurazione per i termometri bbq, molte tecnologie differenti, per questo motivo, la scelta del giusto termometro è strettamente dipendente dal proprio stile di cottura. 

Termometro istantaneo

Quello che si associa più comunemente all’immagine di termometro carne, nonché il più usato da chi ha esperienza.

La lettura della temperatura, per chi ha esperienza, è solo una conferma del buon andamento della cottura, un doppio check con il termometro del barbecue e la propria conoscenza.

In questa fascia di prodotti è facile prendere una cantonata, perché i termometri veramente istantanei, ovvero pungi e misura, hanno un’elettronica molto raffinata e quindi costi elevatissimi e quelli che si trovano a buon prezzo non hanno prestazioni comparabili, perciò bisogna accontentarsi.

Termometro a Sonda

Se dovessimo consigliare un termometro per carne su tutti, soprattutto ad un neofita, sicuramente sarebbe un termometro a sonda.

Questa tipologia di termometro permette di “scimmiarsi” con la lettura compulsiva della temperatura e allo stesso tempo, di non martoriare la pietanza con innumerevoli punture: inserisci la sonda, piazzi il cibo nel barbecue e mentre attendi puoi guardare tutte le volte che vuoi la temperatura.

I termometri a sonda sono commercializzati sia nelle versioni filari, sia in versioni wireless radio (bluetooth o wifi), sia in versioni ibride radio+filari.

Quali sono le differenze, e come scegliere il termometro per carne o termometro per arrosto migliore per noi?

Il termometro a Sonda Filare è il più sicuro. Le sonde possono essere usate in tranquillità senza preoccuparsi del calore del Barbecue o del forno. Il contro è il dover sempre trasportare in un’unica volta: pietanza, sonde, fili e corpo del termometro, tutto deve viaggiare insieme, da fuori a dentro il Barbecue.

Il termometro a sonda full Wireless, è il massimo della comodità: si inserisce la sonda di temperatura nella pietanza e ci si dimentica della sua esistenza. Non ci sono fastidiosi fili che escono dal Barbecue a cui bisogna stare attenti durante le manipolazioni. 

Altra caratteristica super apprezzata è la possibilità di utilizzare un’App mobile per il controllo della temperatura a distanza. Immaginate una lunga cottura e una temperatura esterna di -1°C, poter stare all’interno e uscire solo se necessario non è per nulla male, non trovate?

Nota dolente: se il barbecue arriva ai 200°C (valore molto facile da raggiungere) la sonda full wireless va in sofferenza. Purtroppo i moduli wifi e l’elettronica in genere, sono particolarmente sensibili alle alte temperature ed essendo integrati nella sonda sono sempre a rischio. Quindi, se succede e non volete cestinare il vostro termometro, è meglio abbassare la temperatura o spostare la pietanza, tranquilli, al raggiungimento di temperatura limite, il termometro vi avviserà con un alert.

Termometro ibrido (sonda filare + box wifi)
Forse la migliore scelta in generale, combina la sicurezza d’uso di un termometro tradizionale, anche ad alte temperature, alla praticità di poter controllare tutto tramite App mobile. Le sonde sono filari, ma il dispositivo di controllo è dotato di tecnologia radio in grado di collegarsi al bluetooth del vostro cellulare, oppure alla rete Wifi. Con la connettività wifi, non solo è possibile ampliare la distanza d’uso del dispositivo (rispetto al bluetooth), ma collegandosi direttamente al router di casa e viaggiando sul cloud è possibile controllare il dispositivo addirittura da fuori casa!

Termometro infrarossi

Uno strumento molto complesso e raffinato, riesce a dare una lettura della temperatura superficiale di qualsiasi oggetto, ma non è molto adatto all’uso sui cibi. Può essere utilizzato per conoscere la temperatura di una piastra, di una padella, di un forno o di una griglia, questo consente di capire con esattezza quando è il momento di infornare, oppure se ci sono delle zone del barbecue ancora non ben riscaldate e omogenee.

Attenzione questo termometro non sostituisce i precedenti, è un termometro che è interessante avere ma non ha la stessa funzione dei precedenti. Altra cosa da notificare: più la superficie è lucida e riflettente, più questo tipo di termometri può commettere errori, per questo motivo alcuni (tra cui il Bosch) permettono di settare il livello di riflesso emesso dalla superficie.

Ecco quindi i nostri consigli:

CIMINIERA ACCENDI CARBONELLA

Ciminiera Accendi Carbone

Hai un barbecue a carbone, vuoi comprarne uno? Hai una canalina per arrosticini? Presto o tardi vorrai una ciminiera accendi carbonella.

Tra le migliori trovate del decennio, la ciminiera accendi carbone permette un’accensione facile e quasi senza sforzo: basta versare il carbone nel cestello di metallo, poggiare il cestello su una fiamma, l’ossigeno farà il resto.

Solitamente si usa dell’accendifuoco, Diavolina, o ancora meglio riccioli di legna con cere naturali, in modo da non impregnare il carbone con fastidiosi idrocarburi, qualche minuto e il gioco è fatto. Provare per credere!

In questo caso tutte le ciminiere funzionano, cambia la durata nel tempo, la qualità dei materiali. 

In alcune ciminiere ci sono dei piccoli accorgimenti tecnici extra, come il doppio manico per agevolare lo sversamento del carbone caldo, un cestino in acciaio sul fondo, ma sono dettagli e non sono indispensabili.

È importante, invece, fare attenzione al diametro: una ciminiera con un diametro grande contiene più carbone e quindi con una sola infornata potete alimentare un’intera canalina, oppure un intero barbecue, mentre una ciminiera piccola va caricata più volte per riempire lo stesso braciere. Le ciminiere di qualità solitamente hanno più di un manico per agevolare lo sversamento della brace e nella parte bassa, quella a contatto con la fiamma, hanno una vera e propria griglia in acciaio che permette di convogliare meglio l’aria, mentre quelle economiche hanno un piattello in piano. A voi la scelta.

Ecco le nostre referenze:

COLTELLI BBQ E TAGLIERE

Coltello Barbecue

Sebbene non sia necessario avere una katana giapponese per poter cucinare bene, sebbene sia sufficiente un normale coltello affilato per preparare qualsiasi pietanza, questo non significa che bisogna per forza stancarsi per ottenere un risultato. La scelta migliore in questo campo dipende dal vostro gusto, ma quello che possiamo consigliare noi è un coltello bbq che sia sostenibile come spesa iniziale, sia come mantenimento nel tempo.

I coltelli infatti perdono il filo con l’uso e i lavaggi (a proposito non lavateli in lavastoviglie). Esistono coltelli difficili da affilare, che hanno un costo superiore di lavorazione e vanno consegnati nelle mani di personale esperto, e coltelli più semplici che possono essere lavorati da un arrotino ordinario.

La nostra referenza, in questo caso, è Ambrogio Sanelli, un brand storico di coltelli, che ha realizzato una linea specifica per Barbecue. Questa linea condivide lo stesso acciaio delle altre (acciaio all’azoto), ma hanno una lavorazione in più: la lucidatura delle lama, che rende il coltello meno adesivo sul cibo appena tagliato. Infine il manico è diverso dagli altri modelli, la plastica ha una trama antiscivolo che evidenzia le sue caratteristiche quando a furia di ripulire la carne avrete il manico pieno di grasso. Parliamo approfonditamente di queste caratteristiche in questo video.

Tra tutti i coltelli Ambrogio Sanelli, ci sentiamo di consigliarne due, per noi fondamentali per quasi tutte le preparazioni, il cosiddetto Churrasco ovvero un coltello adatto un po’ a tutte le preparazioni, derivato dal trinciante, ma con una forma leggermente diversa, e il coltello da Disosso flessibile. Il coltello da Disosso flessibile è come il bisturi per il chirurgo, non deve mai mancare.
Ve li consigliamo su due shop differenti, per chi è in Abruzzo (consegna gratuita) e per chi è il tutto il resto d’Italia.

TAGLIERE

Se disponete gia di un tagliere dove far scorrere il vostro nuovo coltello potete tranquillamente utilizzarlo, altrimenti per le nostre referenze optiamo per prodotti Ikea al giusto prezzo e facilmente reperibili:

AFFUMICATURA

Una volta superata la fase di griglia forsennata di tutte le bistecche del mondo, arriva la voglia di cucine più elaborate, e con queste la voglia di fumo.

Il fumo segna l’ingresso ufficiale nell’American Barbecue, perché ne è un essenziale ingrediente. Per generare il fumo basta posizionare su una fonte di calore (non una fiamma viva) della legna secca, esattamente l’opposto rispetto a quello che si cerca quando si accende il camino. 

Per quanto riguarda i barbecue a carbone è sufficiente comprare delle chips, dei chunks o del pellet di legna, da scegliere a seconda dell’intensità che si desidera dare al fumo, e spararli direttamente sopra al carbone. Per i barbecue a pellet basta comprare il giusto pellet, mentre per gli altri barbecue è necessario un accessorio addizionale per evitare che la legna entri in contatto diretto con la fonte di calore (gas, resistenza elettrica), abbiamo bisogno di una smoking box.

La smoking box è una scatola, un contenitore in acciaio dove posizionare la legna, che lascia passare aria e calore trattenendone gli scarti. Solitamente viene posizionata tra la griglia e la fiamma, quando sono presenti le alette (flavour waves) che schermano le fiamme dalla caduta del grasso di cottura. In altri casi viene incastrata tra le sponde di due griglie e infine semplicemente poggiata sulla griglia stessa.

Il nostro consiglio è di dotarsi sempre della Smoking box originale del barbecue che avete acquistato, perché il produttore del barbecue, conoscendone gli attributi, sceglie sempre la posizione e il collegamento ottimale per la smoking box. 

Se però state cercando una smoking box universale, o magari non conoscete il modello di barbecue, ecco le nostre referenze, controllate sempre le misure prima di acquistare:

Cerchi un cilindro per pellet, ovvero uno strumento dedicato all’uso di pellet per affumicatura, in barbecue tradizionali (non alimentati a pellet), ecco le nostre referenze:

Per quanto riguarda la legna da affumicatura, vale la pena fornire qualche indicazione. Come per tutti i materiali Barbecue, weber è la più diffusa in Italia, perciò in qualsiasi negozio troviate materiale barbecue probabilmente ci sarà anche legna Weber, quindi per un primo inizio consigliamo anche noi l’uso di questa legna.

Che differenza c’è tra Chips e Chunks. Le chips sono ritagli di legna più sottile e più maneggevole, perciò per un inizio consigliamo di usare le Chips, anche se sarà necessario un rabbocco frequente. I Chunks sono vere e proprie sezioni di tronco, con o senza corteccia, danno un fumo più intenso e sicuramente più duraturo, ma conviene imparare a gestire il fumo prima con le chips, quindi ecco le nostre referenze:

PULIRE IL BARBECUE

Una delle domande più divertenti che ci fate è: Come si pulisce il Barbecue?

La concezione di pulizia applicata al barbecue è abbastanza deviante rispetto alla pulizia ordinaria di casa, è molto diverso pulire un forno smaltato e pulire un barbecue in ferro. La differenza è che un Barbecue non verrà mai brillante, perché il barbecue per sua natura è costruito con materiali poveri ed è creato appositamente per il lavoro sporco, grasso, fumoso e puzzolente, tutte cose che il vostro forno di casa non vorrebbe mai fare.

Quindi come si pulisce il barbecue? È importante che il pezzo che sta a contatto diretto con il cibo venga pulita spesso, ovvero la griglia, o la piastra, inoltre è importante che le vaschette di raccolta vengano svuotate, e che di tanto in tanto si tolgano gli eccessi di grasso colati nella camera di combustione, soprattutto per i barbecue a Gas. Per quanto concerne quelli a carbone, il grasso che cola sulle fiamme solitamente viene rimosso con il carbone stesso.

Come pulire la griglia del barbecue? Nella maggior parte dei casi è possibile usare una spazzola in ottone non molto rigida per pulire la griglia, ad eccezione delle griglie smaltate, quelle potrebbero rovinarsi con le setole in metallo. Le griglie smaltate meglio lavarle in acqua calda, con una spugna e un buon prodotto sgrassante. Ecco quindi le nostre referenze:

Gli sgrassatori efficaci per rimuovere residui carboniosi e grasso devono necessariamente contenere una base forte, tutti gli altri comuni sgrassatori funzionano ma richiedono molto più sfregamento e fatica. Gli acidi non sono indicati per questa funzione, intaccano il metallo e sono quindi sconsigliati. Quando usate questi potenti sgrassatori fatelo all’aperto, indossate una mascherina e gli occhiali di protezione, dopo aver spruzzato lo sgrassatore evitate di inalarne i vapori, lasciate agire e poi avvicinatevi alla griglia.

Una volta terminata la pulizia è importante lavare abbondantemente con acqua le griglie asciugarle e poi far fare al calore delle fiamme del barbecue le ultime pulizie dei residui. Le basi forti come ammoniaca e soda caustica non vanno assolutamente ingerite.

Speriamo che questi consigli vi siano utili, ma se avete altre domande potete contattarci cliccando qui.